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sabato 20 marzo 2010

Prevenire e curare le ragadi

A volte l'allattamento al seno procede senza alcun intoppo, a volte però possono nascere piccoli o grandi inconvenienti.



Uno dei problemi più diffusi, legati all'allattamento al seno, è la comparsa delle ragadi. Le ragadi sono dei taglietti più o meno profondi, molto dolorosi, che si formano sul capezzolo e sull'areola, rendendo perciò difficoltoso nutrire il proprio bambino. È facile e naturale scoraggiarsi sentendo dolore durante la poppata, che dovrebbe invece essere un momento rilassante e piacevole per madre e bambino. Cerchiamo allora di comprenderne la causa e di eliminarla.


Le ragadi sono sempre legate alla suzione non adeguata del bambino ed al modo in cui egli si attacca al seno. Il bambino infatti, per estrarre il latte, esercita una pressione ed uno sfregamento con la lingua attorno al capezzolo. Questo movimento può provocare delle ferite se la bocca del bambino non è ben aperta, e ciò è frequente, poiché il neonato deve imparare a poppare. Il suo istinto gli dice cosa fare, ma ci sono alcuni piccoli accorgimenti da seguire per aiutarlo a trovare la giusta strada.


Quindi per prevenire la comparsa delle ragadi è necessario un attacco corretto al seno, ampiamente descritto nel post correlato.


E se le ragadi oramai si sono formate?

NON E' VERO CHE DOVETE SMETTERE DI ALLATTARE!(Anche se vedeste del sangue sgorgare insieme al latte, il vostro bambino lo può tranquillamente succhiare).

Ecco come curarle:

1 ) Correggere l'attacco al seno e la posizione: ciò è FONDAMENTALE, vi farà subito sentire meglio! Smetterete di provare dolore durante la poppata, anche se il seno è ancora ferito!

2 ) Spalmare qualche goccia di latte sul capezzolo e sulla ferita al termine della poppata e lasciare asciugare all'aria.

3 ) Lasciare il più possibile scoperto il seno, in modo che la ferita si asciughi. A tale scopo si può praticare un foro su una vecchia maglietta ed indossarla finché si sta in casa.

4 ) Evitare l'utilizzo di coppette assorbilatte usa e getta, che mantengono sempre umido il capezzolo e l'areola, e prediligere, se necessario, le coppette rigide in plastica, che lasciano comunque il capezzolo al contatto con l'aria.

5 ) Non applicare creme e pomate di alcun genere sulla ferita.

6 ) Utilizzare, se si vuole, la lanolina pura, reperibile in farmacia.

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