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domenica 14 febbraio 2010

San Valentino

(immagine tratta dal sito http://www.sanvalentinoterni.com/)


Oggi vorremmo raccontarvi la storia del santo patrono di Terni, la nostra città, diventato il famoso protettore di tutti gli innamorati.

Le vera storia di San Valentino non è ben documentata, tanto è che la chiesa cattolica, in mancanza di supporti storici, lo ha rilegato a “santo minore” nel calendario ufficiale ( se guardate i calendari ben fatti oggi vedrete che si festeggiano i ss. Cirillo e Metodio!!!).

Comunque fatto sta che questo “santo ternano” è famosissimo in tutto il mondo.

Qual è sua storia?

Valentino è nato ad Interanma (attuale Terni) nel 175 d.c. ed è diventato vescovo della città nel 197 d.c.

Valentino possedeva un magnifico giardino pieno di fiori, dove i bambini potevano giocare liberi e felici, mentre il vescovo, rallegrandosi, li guardava dalla finestra. Alla sera regalava a ciascuno di loro un fiore da portare alla mamma, così era sicuro che tutti sarebbero subito corsi nelle proprie case.

Il giardino di Valentino era coltivato da lui stesso, un giorno di un mese di febbraio, mentre era intento alla sua cura, vide passarvi vicino due giovani fidanzati che stavano litigando. Si avvicinò e diede loro una rosa rossa, facendogliela stringere tra le mani e facendogli fare attenzione per non pungersi e pregando perché il Signore potesse far rimanere vivo il loro amore.

Nel tempo in cui viveva il vescovo Valentino era molto diffuso il paganesimo, e i cristiani erano perseguitati. Valentino fu il primo a celebrare un matrimonio tra un cristiano e una pagana, ma questo suscitò l’ira dell’imperatore pazzo Claudio II che stava perseguitando tutti i cristiani.

Un giorno i soldati di Claudio II imprigionarono Valentino, in una prigione sulla Via Flaminia. I bambini di Valentino piansero tanto e anche il vescovo era triste per loro, senza di lui non avrebbero avuto più un luogo dove giocare. Il Signore, vedendo Valentino così triste, liberò i suoi due piccioni viaggiatori che stavano in una gabbia del suo giardino.
I piccioni arrivarono alle sbarre della finestra della cella. Valentino legò un sacchetto a forme di cuore, contenente un biglietto, al collo di uno , al collo dell’altro legò la chiave del suo giardino. I piccioni volarono dai bambini che li accolsero con grande gioia, nel biglietto c’era scritto: “A tutti i bambini che amo…dal vostro Valentino".

L’ultimo gesto d’amore Valentino lo ha fatto poco prima di morire, si innamorò della figlia cieca del guardiano e, miracolosamente, le ridiede la vista. Poco prima della sua condanna le scrisse un biglietto d’addio che terminava anch’esso con “…dal vostro Valentino”.

Così finisce la bella e triste storia di San Valentino. Avrete notato tante cose che sono diventate il simbolo della festa di oggi: i fiori, il cuore, i colombi, il mese di febbraio, i Valentini…

Se volete potrete raccontare questa storia, o parte di essa, ai vostri bambini o alle persone che amate.

Buon San Valentino a tutti.

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